Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il più grande Ente pubblico di ricerca italiano ed è vigilato dal MIUR. Ha il compito di svolgere, promuovere, trasferire, valutare e valorizzare ricerche nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese. La sua rete scientifica è composta da oltre 100 Istituti e circa 8.000 dipendenti. In HYPPOCRATES è presente con otto Istituti che hanno svolto attività nelle Linee Biosensori e Drug Delivery.
Linea Biosensori
L’Istituto di Scienze Neurologiche (ISN) ha curato soluzioni tecnologiche finalizzate alla diagnosi di patologie neurodegenerative (Malattia di Alzheimer) ed oncologiche. L’Istituto per i processi Chimico-fisici (IPCF) ha collaborato alla rivelazione ottica della sepsi. L’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (IMM) ha realizzato e caratterizzato sensori, in validazione clinica, per analisi genetiche (ibridazione del DNA, ottici) e per il rilevamento di neoplasie ematologiche quali mieloma e linfoma (CNT-FET).
Linea Drug Delivery
L’Istituto di Biofisica (IBF) ha caratterizzato carriers polimerici derivati dal PHEA e dall’inulina, solubili in ambiente idrofilico per i quali il caricamento con il principio attivo aumenta la resa in termini di numero e dimensioni di micelle. L’Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) ha realizzato un carrier basato un su un derivato calix[4]arenico per la veicolazione di diversi farmaci (curcumina, silibinina, latanoprost) per applicazioni in oftalmologia ed oncologia. L’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (ISMN) ha realizzato e brevettato carrier lipidici con proprietà mucoadesive per il trasporto e il direzionamento di silibinina al segmento posteriore dell’occhio. Gli Istituti ISMN, di Biostrutture e Bioimmagini (IBB) e IPCF hanno progettato, realizzato, caratterizzato nanomagneti basati su ciclodestrine anfifiliche per il targeting cellulare. Hanno ottimizzato l’intrappolamento e rilascio di farmaci antitumorali (Sorafenib) per la cura dell’epatocarcinoma. L’Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare “Alberto Monroy” (IBIM) ha ottenuto dati preclinici di eleggibilità di nanosistemi veicolanti farmaci per il trattamento dell’epatocarcinoma, della degenerazione maculare senile e della retinopatia diabetica.
Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia
Il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia è una società consortile per azioni, partecipata dalla Regione Siciliana, Area Strategica “scientifica-tecnologica e della ricerca”. Come organismo di ricerca ha sviluppato una significativa attività nei settori agroalimentare, dei materiali innovativi e dei beni culturali. Dispone di piattaforme specializzate in genomica, biotecnologie, microbiologia e analisi dei materiali. È capofila del Distretto di Alta Tecnologia Biomedico Sicilia, che coinvolge 30 soggetti tra imprese e centri di ricerca. Ha in corso alcuni progetti nel settore Scienze della vita. Grazie alle precedenti esperienze di conversione microbica del glicerolo in poliidrossi-alcanoati a media catena (PHAmcl), nel progetto Hippocrates è stato ottenuto un elastomero a basso peso molecolare che, utilizzato in mescole con PCL e PLA, ha consentito la realizzazione di carrier-farmaci (Sorafenib e Tamoxifene) conformi alla “somministrazione via orale”.
S.I.F.I.
SIFI azienda oftalmica italiana, focalizzata sull’EyeCare fin dal 1935, progetta, sviluppa, produce e commercializza farmaci e dispositivi medici innovativi. Con sede a Catania, opera direttamente in Italia, Romania e Messico. Dal giugno 2015 SIFI è partecipata da 21 Investimenti, il Private Equity fondato da Alessandro Benetton, con l’obiettivo di supportare la strategia di progressivo sviluppo internazionale. Nell’ambito del Progetto Hippocrates, SIFI ha contribuito ad indirizzare l’applicazione delle competenze micro e nano tecnologiche del Distretto, verso lo sviluppo di nuove piattaforme di “drug delivery”, un aspetto della massima importanza nella ricerca biomedica e farmaceutica attuale. Al fine di rendere più efficaci le terapie farmacologiche riducendo la tossicità del farmaco e migliorando la compliance del paziente, SIFI ha messo a servizio le proprie competenze formulative e farmaco-tossicologiche nell’ambito farmaceutico oftalmico. SIFI ha tutelato i risultati più innovativi nell’ambito applicativo di proprio interesse con il deposito di due Patent Cooperation Treaty (PCT). Nell’ambito della Linea Biosensori, SIFI e STMIcroelectronics hanno siglato un accordo di cosviluppo per un sistema genetico Point-of-Care predittivo della suscettibilità all’insorgenza DMLE, patologia cronica e progressiva della macula che causa cecità.
STMicroelectronics
STMicroelectronics è fra le maggiori società di semiconduttori al mondo con ricavi netti per 7,4 miliardi di dollari nel 2014. ST offre uno dei portafogli prodotti più ampi del settore e fornisce ai clienti soluzioni innovative basate sui semiconduttori all’interno di un ampio spettro di applicazioni elettroniche, avvalendosi della propria vasta gamma di tecnologie, dell’esperienza nella progettazione e della combinazione di proprietà intellettuale, partnership strategiche e forte capacità manifatturiera. Il sito di Catania ospita linee pilota e laboratori avanzati per lo svolgimento delle attività ricerca. Progetto HIPPOCRATES Le attività del Socio STMicroelectronics S.r.l. si sono focalizzate sullo sviluppo di tecnologie sensoristiche innovative a trasduzione ottica ed elettrica, integrate in sistemi miniaturizzati per la rilevazione degli acidi nucleici. In particolare sono stati realizzati microchip che consentono la rilevazione molecolare sia mediante la metodica della real time PCR (Polimerase Chain Reaction) che mediante trasduzione elettrochimica. In collaborazione con CNR IMM si sono anche sviluppati dispositivi su tecnologia SiPM (Silicon Photo Multiplayer), mentre con l’Università di Catania si sono realizzati microsensori induttivi ad attuazione magnetica e con l’Università di Messina dispositivi per test ELISA (Enzyme-Linked Immuno Assay) per la diagnosi precoce dell’Alzheimer. Infine grazie alla collaborazione nata nel progetto Hyppocrates, STMicroelectronics e SIFI hanno siglato un accordo di co-sviluppo per un sistema genetico Point-of-Care predittivo della suscettibilità all’insorgenza della Degenerazione maculare età-correlata (DMLE), una patologia cronica e progressiva della macula che causa cecità.
Università degli Studi di Catania
L’Università degli Studi di Catania (UNICT) sviluppa istituzionalmente didattica e ricerca in forte collaborazione e sinergia con Enti Pubblici ed Aziende sul territorio siciliano, promuovendo il trasferimento tecnologico e la valorizzazione di risultati di ricerca di base ed applicata, nonché delle risorse umane sviluppate mediante l’ampia offerta didattica di corsi di Laurea Triennali e Magistrali, Master e Dottorati nei principali settori della conoscenza, al fine di contribuire allo sviluppo globale del Paese. L’Università degli Studi di Catania è organizzata in 18 Dipartimenti e due scuole a fini speciali, con circa 1.300 docenti e ricercatori attivi e un numero comparabile di funzionari amministrativi e tecnici. All’interno del Progetto Hippocrates l’Università di Catania ha sviluppato un massiccio impegno, coinvolgendo 21 Unità Operative nelle attività di ricerca delle due linee previste dal Progetto, rispettivamente Linea 1: Sviluppo di biosensori di marker diagnostici/prognostici noti di tipo acidi nucleici e proteine (biosensori molecolari) e Linea 2: Sviluppo di nuove metodologie di drug delivery ad altacompliance del paziente. L’Università di Catania ha quindi fornito per la prima linea di ricerca contributi ampiamenti multidisciplinari per l’individuazione di specifici marker biologici, nelle strategie innovative di biofunzionalizzazione di superfici di sensori, nella progettazione e realizzazione di sistemi innovativi di sensing e dei relativi materiali per strategie alternative di biosensing, basate su rivelazione mediante sistemi piezoelettrici, elettrici, magnetici, ottici, contribuendo anche alla messa a punto di tecnologie integrate e complete di soluzioni informatiche per la loro validazione. Per la seconda linea di ricerca, l’Università di Catania ha contribuito alla progettazione, sintesi e test di nuovi materiali polimerici a rilascio di farmaci, nonché alla definizione di nuove formulazioni per l’ottimizzazione dei processi di rilascio di farmaci. L’Università di Catania ha anche contribuito alla validazione dei dimostratori dei sistemi e delle formulazioni sviluppate. Infine, l’Università di Catania ha gestito il progetto di Formazione tecnico-scientifica e manageriale di 27 tecnologi espperti in diverse aree attinenti le micro e nano tecnologie abilitanti per il settore “healthcare”.
Università degli Studi di Messina
L’Università di Messina quale Socio del Distretto, con le competenze al suo interno, ha contribuito a sviluppare e validare un biosensore per l’Arginasi1 indicata come marker del Mieloma Multiplo, a validare il biosensore “Q3 EVO Reader” con l’utilizzo di campioni biologici ottenuti da pazienti sia con infezione cronica da HBV che con co-infezione da HBV ed HDV e con protocolli sviluppati all’interno del progetto stesso. Ha realizzato e caratterizzato un sistema polimerico caricato di nanoparticelle metalliche per il rilascio del farmaco in modo controllato mediante sollecitazione ottica oltre a sviluppare e validare, mediante opportuni modelli sperimentali in vitro e in vivo, nanosistemi polimerici finalizzati al targeted drug delivery nel campo dei tumori cerebrali. Ha sviluppato una tecnologia basata su sonde fagiche per la cattura, il rilevamento e la tipizzazione di batteri mediante spettroscopia Raman e per la realizzazione di un chip diagnostico per la malattia di Alzheimer.
Università degli Studi di Palermo
L’Università degli Studi di Palermo (UNIPA), é un’istituzione pubblica la cui precipua finalità è la promozione della cultura, della ricerca di base e applicata, dell’alta formazione e del trasferimento tecnologico. UNIPA ha piena autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile. Attualmente è organizzata in 20 Dipartimenti e 5 Scuole che gestiscono un’ampia offerta didattica di corsi di Laurea Triennali, Magistrali e a Ciclo Unico, Corsi di Dottorato di Ricerca e Master di I e II livello. Nell’ambito del progetto Hippocrates, UNIPA ha partecipato con 26 docenti afferenti a 4 Dipartimenti coinvolti in entrambe le linee del Progetto, ovvero Linea 1: Sviluppo di biosensori di marker diagnostici/prognostici noti di tipo acidi nucleici e proteine (biosensori molecolari) e Linea 2: Sviluppo di nuove tecnologie di drug delivery ad alta compliance del paziente. Per quanto riguarda la Linea 1, UNIPA ha sviluppato materiali polimerici fotoreticolabili, in grado di dare origine a microgeli ancorati su microarray e che potenzialmente potrebbero interagire con proteine di interesse diagnostico. Per quanto riguarda la Linea 2, UNIPA ha dato un notevole contributo nella progettazione, produzione e caratterizzazione chimicofisica di sistemi innovativi per il rilascio modificato dei farmaci individuati per il trattamento delle pataologie neurodegenerative della retina e dei tumori al cervello, al fegato e al colon-retto. In particolare sono stati realizzati e studiati nanosistemi di natura lipidica o polimerica, che fungono da “carrier di farmaci”, utilizzando in entrambi i casi materiali biocompatibili e tecniche di sintesi e produzione di facile scale-up. Diversi sistemi carrier-farmaco preparati da UNIPA hanno superato le varie fasi di selezione fino allo studio in vivo che ha confermato un’aumentata efficacia del farmaco veicolato con potenziale riduzione degli effetti tossici. Alcuni ritrovati sono stati oggetto di pubblicazione scientifica su rivista internazionale e di due brevetti. UNIPA ha anche attivamente contributo con docenti nel progetto di Formazione tecnico-scientifica e manageriale di nuovi tecnologi esperti nel settore delle micro e nanotecnologie per la salute dell’uomo.